Covid nelle Marche: 115 nuovi casi, la discesa continua. Nessun nuovo Comune in zona Arancione
I Dati. Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3535 tamponi: 1845 nel percorso nuove diagnosi (di cui 669 nello screening con percorso Antigenico) e 1690 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 6,2%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 115 (11 in provincia di Macerata, 8 in provincia di Ancona, 32 in provincia di Pesaro-Urbino, 19 in provincia di Fermo, 36 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (28 casi rilevati), contatti in setting domestico (13 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (39 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 30 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 669 test e sono stati riscontrati 9 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all’1%.
Nessun nuovo Comune in zona Arancione. Questa settimana la Regione non prenderà alcun provvedimento di zona arancione rafforzato per i comuni marchiani con incidenza di casi Covid-19 superiore a 250 ogni 100mila abitanti (erano 4 a rischio). Lo ha riferito il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Dunque tutti i Comuni resteranno in zona gialla come la regione: solo Petriano e Acqualagna (Pesaro Urbino) resteranno in arancione fino a domani come disposto la scorsa settimana.
“Nonostante alcuni territori hanno manifestato continua a manifestare per ultime due settimane valori superiori a 250 casi su 100mila abitanti, dall’altra parte la nostra regione sta andando sotto i 100 su 100 mila (85; ndr). – ha osservato – Il che significa che siamo in una situazione complessivamente accettabile e che quindi in questa fase dell’epidemia e dell’andamento epidemiologico nella nostra ragione, non proseguiremo con la chiusura di quei comuni che manifestano delle difficoltà”.
“È chiaro che se il tasso supererà di nuovo 100 su 100 mila – ha avvertito Acquaroli – dovremmo intervenire perché sui criteri che si stanno discutendo dalla prossimo decreto, probabilmente sarà introdotta la fascia arancione per chi supera 150 su 100 mila. Quindi – ha proseguito – noi dobbiamo garantire un livello basso dell’andamento epidemiologico intervenendo nei comuni che manifestano delle difficoltà. Però quando poi il livello è molto buono – per una fase di pandemia -, e in una fase di difficoltà complessiva abbiamo un risultato che ci consegna sotto i 100, in questo momento non andiamo sicuramente ad appesantire la situazione economica”.