PESARO – E’ morto ieri Francesco Guidi, l’85 enne di Villa Ceccolini, ritrovato in fin di vita venerdì sera nel suo letto, dove era costretto per una malattia. L’uomo arrivato in ospedale in stato di coma, aveva sul collo ecchimosi e lividi.
Se ne sono accorti i sanitari del 118 e del pronto soccorso quando hanno esaminato l’anziano al momento del ricovero ospedaliero. Da qui la chiamata alla polizia. Secondo l’analisi del medico legale, quei segni non sarebbero però riconducibili a uno strangolamento. Nessuno ha stretto le mani intorno al collo dell’uomo, altrimenti si sarebbero visti dei solchi ben più profondi e coerenti, oltre al segno delle mani.
Si sarebbe trattato secondo il medico di uno strofinamento del collo su un oggetto che ne ha lacerato la sottilissima pelle dell’anziano, già debilitato per la malattia. Guidi si era fatto mettere sulla testiera del letto una corda tesa avvolta con del tessuto per sollevarsi da solo con la forza delle braccia. Proprio quella fune potrebbe aver provocato all’anziano, con il contatto, lo sfregamento riscontrato dai sanitari al collo e i relativi lividi.
La moglie 82enne ha raccontato agli inquirenti di essersi assentata per un quarto d’ora dopo aver lasciato il marito disteso nel letto. Al rientro, l’avrebbe ritrovato supino e cianotico. Così ha chiamato la figlia che abita nell’appartamento accanto per allertare subito il 118.
Guidi potrebbe essersi ritrovato con la corda sotto il mento, senza riuscire a liberarsi, fino a non riuscire più a respirare. Questa è la conclusione del medico che ha esaminato il corpo, ma al pm non basta. E’ stata disposta anche l’autopsia.