PESCARA – Due anni e otto mesi al sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. Questa la sentenza di condanna pronunciata dal gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea per la tragedia dell’Hotel Rigopiano, travolto e distrutto, il 18 gennaio 2017, da una valanga. In quell’occasione morirono 29 persone (tra cui sei marchigiani) fra ospiti e dipendenti.
Assolti l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo e l’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco. “Vergogna. Ingiustizia è fatta”, le urla dei parenti delle vittime presenti in aula.
In totale sono 25 le assoluzioni e cinque le condanne. I 30 imputati tra amministratori e funzionari pubblici, oltre al gestore e al proprietario della struttura, erano accusati a vario titolo dei reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi.
I marchigiani morti nella tragedia di Rigopiano sono Marco Vagnarelli, 44 anni, operaio della Whirlpool di Comunanza e Paola Tomassini, di 46, barista della società Autogrill. Emanuele Bonifazi, 31enne addetto alla reception dell’albergo, di Pioraco. Marco Tanda, pilota Ryanair, di Castelraimondo. Domenico Di Michelangelo, 41 anni, agente delle Volanti e sua moglie Marina Serraiocco, 37 anni, commerciante, residenti a Osimo.