PESARO – Ieri, la famiglia di Alessandro Moneti ha definitivamente abbandonato la casa. L’immobile in cui Alessandro, imprenditore agricolo in sedie a rotelle dopo un terribile incidente, è stata venduto all’asta in seguito al fallimento dell’azienda del papà Giuseppe. Una storia lunga mesi, tra rinvii e scontri con i legali della nuova proprietaria, che ha acquistato la casa dei Moneti all’asta.
Ieri mattina Alessandro ha consegnato le chiavi al custode dell’esecuzione immobiliare, l’avvocato Alberto Pratelli, e si è trasferito a casa di alcuni parenti, in attesa di entrare nella nuova casa presa in affitto.
“Ieri, con la consegna delle chiavi all’esecutore immobiliare si è concluso – commenta in una nota il Questore di Pesaro e Urbino Clemente Raffaele – un doloroso episodio che vede coinvolto il giovane Alessandro Moneti e la sua famiglia. Lasciare la propria abitazione in ragione di un’esecuzione immobiliare può essere una cosa sconvolgente ancor più quando si è in forte difficoltà come Alessandro e la sua famiglia. Per questo, grazie alla mediazione avviata dal nostro Prefetto tutti noi abbiamo potuto affrontare questo passaggio doloroso in maniera ragionevole, cercando di contenerne gli effetti negativi.
Il Prefetto ci ha condotti lungo ad un sentiero equilibrato: la famiglia Moneti, la Questura chiamata a dare esecuzione forzosa nei confronti di una famiglia fragilissima ed il Comune di Pesaro che si è attivato sia economicamente che operativamente con due suoi assessori. Tutti hanno fatto quel che potevano, col cuore. Aggiungo che è proprio grazie a questa attitudine al dialogo ed alla pazienza che le istituzioni non sono meccanismi aridi e in casi estremi apparentemente feroci. Tutto ciò che in questa vicenda non siamo stati”.