Bando Periferie, lo sfogo della Giovane Ancona: “Progetto di rilancio per impianti e struttura escluso per un cavillo”. In Italia 700 società nella stessa situazione.

“La burocrazia non può sbatterci in fuorigioco! Esclusi dal Bando per un cavillo: con noi altre 700 società sportive”. E’ lo sfogo di Diego Franzoni, Presidente della Scuola Calcio Giovane Ancona, ai microfoni di èTV. “Abbiamo ideato un progetto, di cui mi sono occupato anche io personalmente a costo zero, per dare ai nostri ragazzi campi migliori, strutture più accoglienti e rispettose dell’ambiente. La burocrazia non può sbatterci in fuorigioco”. Intervista di Maurizio Socci.

La ristrutturazione dello storico impianto dell’Aspio dunque rischia di saltare per un mero cavillo burocratico. E’ quanto accaduto alla Giovane Ancona, società da sempre in prima linea sul settore giovanile. Il progetto che doveva essere finanziato in parte dal Bando Periferie (per 500 mila euro) e in parte da un mutuo che la Società avrebbe acceso (di circa 300 mila euro) per un progetto di rifacimento del sintetico di gioco e anche dell’impianto di illuminazione.

Il progetto, a cui ha preso parte lo stesso Franzoni in quanto ingegnere, è già stato presentato al Comune di Ancona che lo ha approvato con annessa delibera, ma anche e al Coni che ha dato parere positivo. A mandare a monte l’operazione la mancanza di un documento da inserire all’interno della pratica, “documento che – spiega Franzoni – non era obbligatorio nella fase di presentazione, ma solo in una fase successiva”.

Per colpa della burocrazia si rischia di bloccare un’opera a favore di tutta la collettività e soprattutto dei giovani.