OSIMO – Giro di vite sulla movida molesta nel centro storico di Osimo, dopo gli ultimi episodi, tra diverbi, litigi di giovani e non ubriachi e degrado urbano, che hanno movimentato le notti in questi primi week end dell’estate 2021. L’ordinanza firmata ieri dal sindaco Simone Pugnaloni prevede che sia vietato in tutta l’area del centro storico, dalle ore 21 alle ore 7 del mattino successivo, stazionare su suolo pubblico detenendo bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro aperti (bottiglie, bicchieri), fatta eccezione per le aree in concessione agli esercizi di somministrazione e bevande e a quelle immediatamente adiacenti.

È vietato l’abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico, fuori dai cestini pubblici e nella zona in concessione agli esercizi, di contenitori di bevande e cibi di qualsiasi genere. Gli esercenti di somministrazione di alimenti e bevande del centro storico non possono vendere, per asporto, bevande alcoliche dalle ore 23 fino alle ore 7 del giorno successivo, fatta eccezione per l’asporto in bicchiere di plastica fino alle ore 1,30, mentre dopo le ore 2 è fatto divieto la somministrazione di qualsiasi alimento o bevanda. Gli esercenti dovranno cessare qualsiasi tipo di emissione sonora musicale effettuata con qualsiasi mezzo, sia all’interno che all’esterno del locale, entro le ore 24.

“Ho firmato ieri questa ordinanza per regolamentare la movida serale in centro storico alla luce delle ripetute segnalazioni giunte negli ultimi tempi per situazioni di degrado e disagi ai danni dei residenti. – scrive in un comunicato Simone Pugnaloni – Dopo un confronto avuto sia con le attività economiche sia con i referenti dei cittadini che abitano in centro storico, è stata adottata una ordinanza che sarà in vigore da domani 31 luglio fino al 20 agosto prossimo. Considerando che sono state registrate diverse situazioni di abuso di alcol, che le bevande sono spesso consumate d’asporto e i contenitori abbandonati ovunque costituendo potenziale pericolo, e che nonostante gli specifici servizi di controllo di forze dell’ordine e polizia locale queste situazioni continuano a diffondersi, si è ritenuto necessario regolamentare il consumo di bevande valutando al contempo le esigenze dei titolari delle attività economiche coinvolte dal provvedimento”.

La violazione dell’ordinanza sindacale è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 500 euro a 5.000 euro. “Il centro pieno di giovani è bellissimo, – sostiene Pugnaloni – vanno rispettati gli investimenti fatti per rivitalizzarlo, ma è anche vero che negli ultimi tempi ci sono stati momenti di tensione ed era giusto adottare misure condivise con esercenti e residenti per soddisfare quanto più possibile tutti. L’ordinanza, che ha il nullaosta della Prefettura, non la definirei anti-movida, ma regola semmai le modalità di consumo delle bevande, in particolare quelle di asporto per evitare il proliferare dei rifiuti, e poi anticipa la chiusura di musica e somministrazione bevande per non incentivare lo stazionamento dei giovani fino a notte inoltrata creando a volte disagi ai residenti”.