SANTA MARIA NUOVA – L’arrivo della primavera risveglia la natura che colora le campagne marchigiane, meta di gite pasquali che la pandemia fa saltare per il secondo anno di fila. Una situazione che mette alle corde gli agriturismi oltre a tutte le attività economiche legate alla ristorazione e al turismo.
Ma nonostante le difficoltà c’è chi anche nell’ultimo anno non si è mai fermato, riconvertendosi e portando i sapori della tradizione a casa dei clienti dai prodotti freschi alle specialità che normalmente si gusterebbero in agriturismo, uno su tutti il brodo.
Soluzioni che permettono di continuare a lavorare, ma che non compensano delle perdite accumulate in un anno di pandemia e che continuano a crescere con il prolungarsi delle chiusure.
Per le prossime due settimane in coincidenza con le festività pasquali Coldiretti ha stimato perdite in tutta Italia per circa 3,2 miliardi di euro.