JESI – Sta facendo il giro del web il video di una riunione online di una commissione del Comune di Jesi, durante la quale la consigliera comunale Chiara Cercaci, seduta davanti al pc si sventola, usandolo come un ventaglio, con il tappetino del mouse, con impressa la bandiera della Repubblica Sociale Italiana: tricolore e aquila nera.
Una gaffe, quella della rappresentante della lista civica di maggioranza “Jesiamoci”, immortalata ieri durante una diretta sul sito del Comune: in un paio di occasioni la donna prende il tappetino e si sventola per il caldo.
Immagini che hanno subito suscitato la condanna dell’opposizione, in particolare della lista “Jesi in Comune” che in un post su facebook commenta: “Ad avercelo fatto notare sono stati alcuni cittadini che hanno seguito la diretta. Quella bandiera è un riferimento al fascismo che arriva nemmeno dieci giorni dopo la commemorazione della Liberazione di Jesi, il 20 luglio. Adesso chiediamo provvedimenti, per un atteggiamento che comporta reato ma soprattutto chiediamo che i singoli consiglieri delle false liste civiche di maggioranza chiariscano alla città da che parte stanno, o le commemorazioni perdono di ogni valore e le chiacchiere vanno al vento”.
Si difende la Cercaci
“Mi dispiace se ho offeso la sensibilità di qualcuno che non è in linea con le mie idee – le parole di Chiara Cercaci -, ma ero in commissione consiliare da casa mia, dallo studio di mio marito, per la precisione, con finestra aperta e tantissimo caldo che entrava. Stavo sudando e ho preso la prima cosa sotto mano per sventolarmi, il tappetino del mouse. Non intendevo inneggiare a nessuno, né propagandare nulla, è la prima cosa che ho trovato. È un oggetto che sta lì da tempo, stavo prendendo appunti e non ci ho badato”.
Il sindaco Bacci: “ha sbagliato e se n’è resa subito conto. Massimo rispetto ai valori alla base del nostro statuto”
“Il consigliere Chiara Cercaci ha commesso un grave errore di cui si è resa immediatamente conto chiedendo scusa a tutti, in particolare ad una Amministrazione Comunale che è distante anni luce da qualsiasi ideologia o regime totalitario che hanno insanguinato l’Europa nel secolo scorso”. Così il sindaco Massimo Bacci che aggiunge: “Ho chiesto al presidente del Consiglio comunale di invitare tutti i consiglieri di mantenere sempre comportamenti, toni e linguaggi coerenti con i valori democratici che sono i principi su cui si fonda lo Statuto del Comune di Jesi”.