CIVITANOVA – “Stanno per prendere avvio i lavori a Recanati per l’installazione della Tac a 128 strati che si trovava presso il Covid Hospital di Civitanova Marche, a seguito della cessazione dello stato di pericolo Covid”. Lo rende noto il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri regionali del Pd nella seduta dell’Assemblea Legislativa che si è svolta oggi. L’assessore ha fatto sapere che la Tac a 128 strati sarà trasferita all’Ospedale di Recanati, dove la Tac attualmente presente deve essere sostituita per obsolescenza e per restituire la funzionalità all’Ospedale di comunità di quel centro. La strumentazione, infatti, ha le dimensioni adeguate ad essere ospitata nel nosocomio recanatese, senza necessità di lavori aggiuntivi: in questo modo l’Ospedale di Recanati avrà a disposizione un’attrezzatura tecnologicamente di ultima generazione, passando da una Tac a 32 strati ad una a 128 strati.
La Tac a 128 strati si prevede che sarà in funzione a Recanati entro l’estate. L’immobile che ha ospitato il Covid Hospital sarà restituito al Comune di Civitanova Marche che lo aveva concesso in comodato d’uso alla Regione nel 2020. Come da piano degli investimenti tecnologici per il nosocomio di Civitanova Marche è previsto l’acquisto di una nuova Tac a 128 strati che sarà operativa entro la fine di quest’anno.

In Aula l’assessore ha ricordato che all’avvento della pandemia di Covid-19, le Marche avevano a disposizione solo 115 posti letto di terapia intensiva “il numero più basso a livello nazionale”, alcuni mesi dopo “il governo aveva emanato il Decreto Legge 34 del 2020 con cui autorizzava e finanziava le Regioni per aumentare il numero di posti letto di terapia intensiva. La giunta regionale di allora, però, rimase inerte e la decisione di costituire il Covid Hospital di Civitanova Marche, fu la risposta per coprire questa lacuna e aumentare il numero di questi posti letto. Nell’ottobre dello stesso anno, quando ci siamo insediati in Regione – ha ricordato – come assessore alla Sanità mi sono trovato a fronteggiare questa gravissima carenza di posti letto in terapia intensiva e con l’aumento dei casi Covid abbiamo deciso, con la giunta, di aprire il Covid Center, ma si pose subito il problema di coprire i servizi con figure mediche e specialistiche, tratte principalmente dall’ex Area Vasta di Macerata, la quale si è assunta il peso della struttura con il risultato di un allungamento delle liste di attesa”.

Nella seconda ondata pandemica “abbiamo realizzato nuovi posti letto di terapia intensiva” portando la dotazione dai 115 posti letto iniziali a 265. Per questo nella successiva ondata pandemica 2021-2022 “si optò per ricoverare i pazienti nelle strutture ospedaliere e il Covid Center restò una riserva strategica di supporto fino alla cessazione dell’emergenza pandemica”. All’interno del Covid Hospital, ha puntualizzato, oggi non è presente nessun’altra strumentazione o tecnologia, perché sono state tutte spostate dopo che nel maggio del 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato la fine della pandemia, e ricollocate nelle strutture dell’AST di Macerata.

“Prima di quella data – ha spiegato – non era possibile spostare le attrezzature”. L’unica strumentazione che era rimasta all’interno del Covid Hospital di Civitanova Marche era la Tac 128 strati che per essere collocata in una nuova struttura ha richiesto una serie di valutazioni tecniche specifiche, impiantistiche e strutturali, volte ad individuare il sito di installazione più idoneo. Saltamartini ha quindi respinto al mittente le “strumentalizzazioni politiche del Pd” sulla questione. Tutte le tecnologie sanitarie sono state impiegate a pieno regime contro il Covid, ha concluso, risultando la Regione con maggiore efficienza a livello nazionale nella vaccinazione (oltre 4 milioni di dosi somministrate) fino alla cessazione dello stato di emergenza.