ANCONA – Dalla sopraelevazione di un piano della futura struttura per ospitare i reparti di Ginecologia e Ostetricia in precedenza previsti al sesto piano dell’ospedale regionale di Torrette, alla separazione dei percorsi del Pronto soccorso e l’aumento dei posti in Terapia intensiva in ottemperanza del decreto 34 del 2020 per misure urgenti legate alla pandemia da Covid 19.

Con gli aggiornamenti del nuovo quadro tecnico economico della variante del nuovo Ospedale materno infantile Salesi, “l’investimento complessivo per realizzare le opere passa da 56 a 84 milioni di euro”.

Lo ha riferito in aula, rispondendo ad un’articolata interrogazione presentata dal Gruppo Pd primo firmatario Antonio Mastrovincenzo, l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, con delega all’Edilizia sanitaria, Francesco Baldelli. Con l’aggiornamento, i posti letto previsti per il nuovo Salesi “passano da 119 a 201” sempre in relazione all’adeguamento previsto durante la pandemia.

“Il progetto esecutivo è attualmente in fase di verifica – ha aggiunto l’assessore leggendo la risposta in relazione alla variante -: al termine del procedimento di verifica la variante verrà approvata. Solo dopo tale approvazione – ha detto ancora Baldelli – verrà compiutamente definito il nuovo cronoprogramma”. La consegna dei lavori per il nuovo Salesi, ha ricordato, “è avvenuta il 13 maggio 2019 e il cronoprogramma originario prevedeva 1.020 giorni di lavorazioni”. Un percorso, ha sottolineato Baldelli, che ha iniziato ad accumulare “ritardo sin dall’indomani di tale consegna”.

Nella replica in aula, il consigliere Mastrovincenzo ha sollevato dubbi sull’aumento di costi da 56 a 84 milioni di euro: “capisco i costi lievitati di materiali e manodopera ma 28 milioni in più, che tecnici esperti mi dicono che potevano costare non più di 18-20 milioni di euro, mi sembra una cifra esagerata”. Sull’ipotesi del 2026 come fine dei lavori prospettata dall’assessore in precedenza, Mastrovincenzo ha auspicato che possa realmente che il 2026 sia il termine ultimo: “è un’opera concepita nel 2018 e la città di Ancona ne ha profondamente bisogno”.