“Mercoledì ci confronteremo con Prefetture, Ato e Anci per concordare azioni preventive alla limitazione d’uso delle risorse idriche”.

Lo rende noto il capo della Protezione civile regionale delle Marche Stefano Stefoni.


“Nelle Marche al momento non c’è una emergenza conclamata – spiega -, anche se stiamo monitorando il fiume Metauro e il fiume Tronto che mostrano già a giugno un livello d’acqua che solitamente vediamo solo ad estate inoltrata”. Obiettivo del confronto, “uniformare le strategie di intervento a livello regionale”. Tra le possibilità al vaglio “l’uso non indiscriminato della risorsa idrica per alcune aree”. Il confronto si terrà online. Stefoni spiega che “il fiume Metauro e il Tronto presentano un livello abbastanza basso di acqua, mentre il Musone con la diga di Castreccioni a monte al momento non preoccupa”. 

Intanto presso i mercati rionali i prezzi di frutta e verdura salgono alle stelle. Pomodori, melanzane, cetrioli e altri prodotti hanno subito sensibili rincari. Gli agricoltori di Campagna Amica, coordinamento provinciale, stimano già un 20-25 per cento in più per i prodotti ortofrutticoli. Percentuali a rischio di ulteriore rialzo, se il caldo secco dovesse prolungarsi. Il grande caldo riduce la resa della terra, e meno prodotto significa prezzi più alti, è la dura legge del mercato.

Se anche il mese di luglio sarà così senza piogge, il rischio è vedere schizzare i prezzi dell’ortofrutta a chilometro zero o per le forniture fuori provincia anche oltre il 70 per cento, secondo alcuni addetti ai lavori. Nell’ascolano la CIIP si sta attrezzando con autobotti per venire in soccorso delle campagne