CIVITANOVA MARCHE – Una società a responsabilità limitata di Civitanova Marche (Macerata) operante nel settore , beneficiaria di un finanziamento di 300 mila euro, garantito dallo Stato, nell’ambito dell’emergenza Covid, lo avrebbe destinato per finalità estranee all’attività d’impresa, contrariamente a quanto imposto dalla specifica normativa: dai conti societari sarebbe stato infatti disposto un bonifico a favore dell’amministratore unico, rappresentante legale e socio di maggioranza, per 237.200 euro, giustificandolo con una causale correlata all’erogazione dei compensi previsti per il suo incarico di amministratore.
L’attività è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Civitanova Marche che ha denunciato per il reato di malversazione a danno dello Stato.
Il gip i Macerata, accogliendo l’ipotesi delittuosa formulata dalla Procura, ha emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche in forma per equivalente, del profitto del reato ascritto all’amministratore, pari a 237.200 euro. Sono stati sottoposti a sequestro, nei confronti del responsabile, nove immobili siti nella provincia di Ancona e quattro rapporti finanziari.
Dalla disamina del bilancio d’esercizio presentato con riguardo allo stesso periodo d’imposta, i finanzieri hanno rilevato, tra i costi sostenuti per l’esercizio dell’attività d’impresa, come la voce correlata ai compensi corrisposti all’amministratore recasse l’importo di 7.625 euro, nettamente in contrasto con quanto rilevato dai flussi finanziari societari. Analizzando i rapporti di conto corrente dell’amministratore, le Fiamme Gialle hanno constatato come l’amministratore, ottenuti i fondi originariamente destinati all’impresa, avesse partecipato a una procedura esecutiva immobiliare aggiudicandosi la proprietà di diversi immobili e terreni siti nella provincia di Ancona. Da qui le contestazioni con la denuncia e i successivi sequestri di beni e conti.