ANCONA – Le Marche fanno peggio delle altre regioni del centro Italia e della media nazionale in campo sanitario per quanto riguarda il recupero delle prestazioni non erogate a causa della pandemia da covid 19.
A sostenerlo è la Cgil regionale, con il segretario generale Giuseppe Santarelli che commenta il rapporto della Corte dei Conti 2023 relativo al coordinamento della finanza pubblica e chiede chiarezza alla giunta regionale di cui critica “l’atteggiamento propagandistico”.
Secondo i dati elaborati dall’Ires Cgil, le Marche avevano preventivato nel piano operativo regionale di “recuperare nel 2022 il 75% dei ricoveri programmati e saltati per il covid, circa 5.135 prestazioni ma sono riuscite a rientrare solo del 32% delle prestazioni, quota inferiore sia alla media nazionale (66%), sia a quella delle altre regioni del centro Italia (78%)”.
Non va meglio con le liste di attesa per screening, “oltre 44.500 prestazioni: se ne sarebbero dovute recuperare 8.900, mentre si è arrivati solo a quota 1.780 (il 20%), poco sotto la media del Centro Italia (27%) e, soprattutto, alla media nazionale (67%)”. Ancora più bassi i risultati del recupero delle visite ambulatoriali: “a fronte di un obiettivo del 97%, le Marche si sono fermate al 31%, mentre nel centro la media è del 79% quella nazionale è del 57%”.
Nelle Marche il recupero delle prestazioni è insoddisfacente” sostiene la Cgil, sottolineando che “anche la spesa sanitaria pro capite nelle Marche (2.190 euro) è sotto la media nazionale (2.241 euro) e sotto la media delle regioni del Centro (2.270 euro)”. Sotto utilizzate le risorse economiche stanziate con la legge di Bilancio 2022: “nelle Marche la spesa rendicontata a consuntivo ammonta a circa il 36% del totale del finanziamento (12,8 mln di euro) contro il 57% del centro e il 70% della media nazionale”. “Dati davvero preoccupanti – secondo Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil – le Marche fanno peggio delle altre regioni del Centro e della media nazionale. La regione detiene la maglia nera su tutti gli ambiti analizzati e questo significa che le scelte fatte finora da questa Giunta non sono state all’altezza della situazione”.