ANCONA – Botte, insulti e continue minacce di morte da parte dell’ex convivente. E’ finito questa mattina l’incubo di una donna di Ancona, vessata per mesi dal”ex, un 33enne anconetano. Nelle scorse settimane la donna si era rivolta alla Squadra Mobile della Questura di Ancona e questa mattina i poliziotti hanno notificato all’uomo il provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima.

Da quanto appreso dagli investigatori, la coppia aveva stabilito una convivenza dal settembre 2021, in un appartamento affittato e pagato dalla donna. Fin dall’inizio della convivenza, il 33enne avrebbe iniziato a perseguire atteggiamenti da ‘uomo-padrone’, aggredendo la donna, con calci e spintoni. In un’occasione l’avrebbe anche buttata fuori di casa, nonostante fosse lei a pagare il canone d’affitto. In un’altra occasione, l’uomo le aveva tolto le chiavi di casa, pretendendo che la stessa entrasse nell’appartamento solo in sua presenza e con il suo permesso.

Ci sarebbero state anche minacce di morte da parte del 33enne nei confronti dei familiari della denunciante. Come se non bastasse, l’uomo avrebbe violato la riservatezza del telefono della vittima, estrapolando foto trasformate in caricature con fotomontaggi destinati a denigrare sessualmente la ex. Un atteggiamento divenuto col passare del tempo sempre più violento e pericoloso. La donna, secondo gli investigatori, sarebbe stata anche colpita con schiaffoni e spintoni e afferrata per la gola. Lui le avrebbe anche rotto un manico di scopa sulla schiena, costringendola a lasciare l’appartamento che lei stesso pagava. Da qui la denuncia e il provvedimento del gip, che ha disposto nei confronti del 33enne il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa ovunque questa si trovi, con particolare riferimento all’abitazione dei familiari della donna, mantenendo la distanza di almeno cinquecento metri.