PESARO – Rischia l’ergastolo Moustafa Alashri, l’uomo che il 13 novembre 2022 uccise a Fano la moglie Anastasiia colpendola 29 volte, per poi nasconderne il corpo nelle campagne alla periferia della città. L’uomo aveva tentato la fuga in treno, prima di essere arrestato alla stazione di Bologna.
La giudice del Tribunale di Pesaro ha respinto la richiesto di rito abbreviato presentata dall’avvocato del 43enne egiziano, perché il nuovo codice penale ne impedisce l’applicazione per i delitti punibili con il carcere a vita.
La prima udienza del processo, davanti alla Corte di Assise, si terrà il 17 gennaio 2024.
Omicidio volontario aggravato, il capo di accusa, al quale si aggiungono l’occultamento di cadavere e i presunti episodi di maltrattamenti e lesioni ai danni della donna.
Anastasiia aveva denunciato il marito due giorni prima dell’omicidio, dichiarando ai Carabinieri di temere di finire all’ospedale o di essere uccisa. Ma il pubblico ministero, che, in base alla procedura del codice rosso l’avrebbe dovuta ascoltare entro tre giorni, non ha fatto in tempo a convocarla in Procura.