I resti della Porta Cavour, abbattuta negli anni ’20 per dare il via all’ampliamento del Capoluogo e riemersa durante dei lavori all’ingresso della Piazza accende un caso politico. Il Consigliere comunale di Opposizione Arnaldo Ippoliti annuncia un esposto al Mibac (Ministero per i Benui e le Attività Culturali) contro il Comune e contro la Soprintendenza, perché “la Porta andava valorizzata, non coperta col cemento”. In effetti, a seguito di una attenta valutazione, i lavori sono ripresi come da copione, con una colata di cemento che ha reso di nuovo nascosti i resti della struttura 800esca.
Sulla questione interviene in diretta a Buongiorno èTV l’Assessore Ida Simonella, che con una nota spiega:
“La soprintendenza fa le opportune valutazioni, non il Comune. Peraltro non solo in corso d’opera ma addirittura preventivamente.
Faccio un esempio. In piazza dante, sotto il palazzo degli anziani stiamo progettando la nuova piazza. Gia in fase di progettazione si fanno dei carotaggi e dei ‘micro scavi’. Chiamiamoli così. Si chiama archeologia preventiva proprio per avere contezza di quello che si può trovare.
Anche perché la città storica ha sicuramente una storia stratificata nei secoli.
Ebbene quegli scavj hanno già messo in evidenza che sotto ci sono i resti della chiesa della misericordia. Come del resto sapevamo.
Ne terremo conto nella realizzazione della piazza, sarà realizzata una sorta di proiezione che la ricorda e la evoca.
Se volessimo inveceportare esclusivamente fuori quei resti, per dire, dovremmo chiudere la Piazza e l’accesso al duomo.
Ecco, la soprintendenza interviene e aiuta anche a dirimere la difficile questione tra conservazione tout court e altre forme di valorizzazione.
E soprattutto l’equilibrio tra tutela e vivibilità della città“