ANCONA – Gianmarco Tamberi in pista allo Stade de France. Passa la misura a 2.17, poi supera i 2.22 dopo due errori. Ma la sua finale si ferma a 2.27 con tre errori. Consolato dall’altro azzurro Sottile e dall’amico Barshim, scoppia in lacrime negli abbracci dei suoi amici tifosi e del suo staff.
Gimbo in lacrime ai microfoni Rai
“Mi spiace da morire perchè nonostante tutto quello che è successo pensavo di poter fare qualcosa. Ho lavorato tanto per questa gara. Cerco solo di stare tranquillo e non pensare a quello che è successo, non riesco ad accettarlo. Parigi era la mia ultima vera gara a cui ho dedicato la vita, non mi sono mai fermato a guardare. Mi dispiace da morire, sono sincero nel dire che non me lo meritavo quello che è successo questa notte e domenica scorsa. Ci ho provato ma è andata male”.
La cronaca della giornata
Dalla colica all’alba del giorno più atteso, fino alla partenza in bus per lo Stade de France. A Parigi 20204 va in scena il T-day, la telecronaca minuto per minuto del dolore di un campione, Tamberi, che sogna il bis d’oro nel salto in alto e urla al mondo il suo incubo.In diretta social.
Tutto comincia alle 5 del mattino, quando Gianmarco Tamberi ha il secondo attacco di colica renale dopo quello che lo ha costretto una settimana fa a rinviare la partenza per Parigi. Alle 10.20 Gimbo scrive un post con una sua foto vecchia, a testa china, che getta lo sgomento nella delegazione azzurra ai Giochi e quanti dall’Italia lo seguono. “E’ tutto finito”, scrive annunciando il nuovo malore, e il primo pensiero va alla rinuncia. Ma già qui, Tamberi spiazza. “Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare….”.
Passano altre cinque ore, e a riaprire la porta sulla sceneggiatura thrilling è la moglie Chiara Bontempi, al suo fianco: “Mi chiamate in tanti per sapere, la situazione è questa. Siamo in ospedale”, scrive alle 15.20, con la foto del braccio dell’azzurro sottoposto a una flebo.Intanto il presidente della Fidal, Stefano Mei, ribadisce, a voce, che Tamberi vuole gareggiare ma è sotto controllo medico, perché di correre rischi non se ne parla.
Nuovo colpo di scena: “Sono appena stato portato in pronto soccorso in ambulanza dopo aver vomitato due volte sangue”. Poco più di un’ora, e mentre la Fidal con una nota vecchio stile annuncia che da accertamenti medici non sussiste “impedimento assoluto” alla partecipazione alla gara, Tamberi si fa il selfie definitivo: “I will be there”.