CIVITANOVA – “Il Comune di Civitanova si è offerto di pagare il funerale di Alika Ogorchukwu, come gesto di vicinanza alla sua famiglia”.
A dirlo è l’avvocato Francesco Mantella, legale dei familiari del nigeriano ucciso ieri in corso Umberto I, a Civitanova Marche.
Mantella questa mattina è stato ricevuto dal sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme alla moglie della vittima e ad una rappresentanza della comunità nigeriana. “La moglie cercava conforto – ha detto il legale – e lo ha trovato. Il sindaco si è attivato per pagare le spese del funerale e si attiverà per far avere alla famiglia anche un sussidio dopo. Per questo si interfacceranno i servizi sociali di San Severino, dove la coppia viveva, e quelli di Civitanova Marche”. L’avvocato ha poi ricordato che Alika mercoledì scorso era felice “perché gli avevo comunicato che gli avrebbero rinnovato il permesso di soggiorno, è stata l’ultima volta che l’ho visto, l’ho lasciato con il sorriso”.
Mantella ha già nominato due consulenti di parte per l’autopsia sulla salma del nigeriano morto. “Sono Stefano e Francesca Tombesi – ha detto il legale – vogliamo seguire ogni sviluppo perché ci sia giustizia. È chiaro dai filmati che circolano che l’aggressore non ha avuto un minuto di esitazione nel fare quello che ha fatto. Un gesto orientato chiaramente a sopprimere la vittima. Dai filmati lo chiama “pezzo di m….” Non può esserci ipotesi diversa dell’omicidio volontario. Mi chiedo se Alika fosse stato italiano? Come si sarebbe atteggiato? Avrebbe reagito allo stesso modo? Alika era un padre di famiglia, non aveva arrecato fastidio. Non è incidente di percorso – sottolinea l’avv. Mantella -, quella persona trasudava rabbia e la cosa grave è che nessuno è intervenuto dandogli un calcio o una spinta per fermarlo o tirarlo via. Su una panchina in quel momento c’è un signore che si volta dall’altra parte e se ne va”.
Nel frattempo tramite un post sul suo profilo facebook il presidente regionale Francesco Acquaroli ha annunciato che la Regione si costituirà parte civile nel processo che si aprirà.
“La Regione Marche chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà, per difendere l’identità, i valori e l’immagine dei marchigiani e delle Marche.Siamo da sempre una comunità solidale, inclusiva e vogliamo rimanere tale, con l’impegno di tutti.Insieme al dolore e al profondo cordoglio per la famiglia di Alika è necessario ribadire anche la ferma condanna di un gesto di folle e inaudita violenza, che non ha alcuna giustificazione e che lede tutti i marchigiani – spiega Acquaroli -. Le Marche sono una terra accogliente e solidale: un fatto come quello di ieri è inaccettabile per la nostra comunità ed è completamente estraneo alla nostra cultura. È necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l’impegno sinergico di tutte le istituzioni”. per questo la Regione chiederà di costituirsi parte civile.”