Una domenica di indagini e riscontri dopo un sabato notte da brividi. Una anziana, malata da tempo, trovata morta in casa; il marito, 88 anni, accanto a lei in stato confusionale; un coltello insanguinato rinvenuto nell’abitazione, probabile arma del delitto.
E’ su questi elementi che gli inquirenti si stanno concentrando per chiarire i contorni dell’ennesimo femminicidio maturato nelle Marche, a Capodarco di Fermo. Si fa largo l’ipotesi che ci sia un dramma della disperazione dietro l’accoltellamento di ieri sera in un appartamento in via Fontana.
La ricostruzione. Il caso esplode all’ora di cena, intorno alle 20. Giuseppina Traini, 85 anni e madre di due figli, da tempo malata, viene ritrovata senza vita in un lago di sangue. A lanciare l’allarme uno dei due figli. Sul posto giungono prontamente gli operatori sanitari della Croce Azzurra di Fermo, che trovano l’anziana ancora viva, ma in condizioni disperate.
Accanto alla povera donna il marito, Giovanni Petrini, 88 anni, ex titolare di una ferramenta del posto. L’uomo è in evidente stato di shock, ha ferite in diverse parti del corpo. Viene trasportato in ambulanza all’ospedale Murri di Fermo, dove si trova ora, piantonato dagli agenti del commissariato di Fermo. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti: secondo indiscrezioni avrebbe ammesso di essere stato lui a colpire la moglie. Una testimonianza che verrà approfondita dal PM, considerato anche lo stato emotivo dell’uomo.
Gli agenti della polizia hanno rinvenuto in casa un coltello insanguinato, probabile arma del delitto. Sarà da chiarire il movente del gesto, che potrebbe essere scaturito in un contesto familiare di sofferenze legate alla malattia dell’anziana donna. Indaga la Procura della Repubblica di Fermo
Alcuni testimoni avrebbero rivelato agli inquirenti di aver udito delle urla, poco prima, provenire dall’appartamento. Tra i primi a intervenire a Capodarco è stato il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. “Stavo in quel momento all’albergo Royal quando sono stato avvisato da un’assessora comunale di quanto era avvenuto a Capodarco. In cinque minuti sono arrivato sul posto. Si tratta di un grave episodio che colpisce anche le coscienze perché maturato in un appartamento dove vivevano anziani”.