ROMA – Si scrive leggenda, si legge Gianmarco Tamberi. Il campione europeo, mondiale e olimpico di salto in alto sarà portabandiera dell’Italia – assieme alla schermitrice Arianna Errigo – alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma 26 luglio. La nomina ufficiale è stata comunicata stamattina dal presidente del Coni Giovanni Malago.

Un altro, ennesimo importante riconoscimento per l’atleta marchigiano che, giusto ad agosto 2023, ha centrato uno storico Triplete. Oggi ha affidato le sue prime sensazioni all’Ansa: “Quest’oggi non potevo ricevere notizia più bella, rappresentare la spedizione italiana ai Giochi di Parigi 2024 mi riempie d’orgoglio. Sto vivendo un sogno. Riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso. Quello che so, con ancora più certezza, è che ho sempre dato tutto me stesso allo sport, mettendolo davanti a qualsiasi altra cosa nella mia vita”.

Gimbo, proiettato per gli allenamenti in Turchia in vista di Europei e, ovviamente, Olimpiadi, è già capitano della Nazionale di Atletica. “Ho cercato – ha aggiunto – di essere un capitano degno del proprio ruolo. Qualcuno che potesse essere quanto più possibile di supporto ai compagni più giovani nei momenti difficili, cercando di creare un gruppo forte e soprattutto unito. Mi ero preparato all’idea che la scelta sarebbe ricaduta su Greg (il nuotatore Gregorio Paltrinieri, ndr), un atleta e un amico del quale nutro un’immensa stima. Le uniche parole che mi venivano in mente se questa fosse stata la scelta finale erano: ‘Sono fiero di avere un leader come lui a Parigi’”.

E invece la scelta è ricaduta su di lui, nato a Civitanova Marche ma cresciuto nella sua Ancona: “Spero con tutto il cuore di poter essere per l’Italia all’altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo – ha concluso –. Un profondo grazie al presidente Giovanni Malagò, alla Giunta del Coni e al Consiglio nazionale, per la fiducia riposta in me e per aver ridato questo ruolo così importante all’atletica italiana dopo 32 lunghi anni. Sto vivendo un sogno”.

Sarà il terzo campione marchigiano a rivestire il ruolo di portabandiera alle Olimpiadi, dopo le schermitrici Giovanna Trillini (Atlanta 1996) e Valentina Vezzali (Londra 2012).