L’AQUILA – Per i sindaci coinvolti la fine di un incubo, quello giudiziario, ma resta il dolore per le 13 vittime di quel dramma. Il giudice per le indagini preliminari dell’Aquila, che sta conducendo l’inchiesta sull’alluvione del 15 settembre 2022, ha deciso di archiviare il caso per i quattordici indagati nell’ambito dell’indagine sui presunti ritardi nell’allerta alla popolazione. Tra i reati inizialmente ipotizzati figurava anche l’omicidio colposo.
L’archiviazione riguarda sei sindaci marchigiani in carica all’epoca dei fatti, due funzionari dei vigili del fuoco e sei membri della protezione civile regionale. Tra i nomi compaiono gli ex sindaci di Arcevia, Dario Perticaroli, di Barbara, Riccardo Pasqualini, e di Serra de’ Conti, Letizia Perticaroli, oltre ai sindaci attualmente in carica di Trecastelli, Marco Sebastianelli, di Ostra, Federica Fanesi, e di Castelleone di Suasa, Carlo Manfredi.
Nel decreto di archiviazione si legge: “Non appare formulabile una ragionevole previsione di condanna nei confronti degli indagati”. Inoltre, si sottolinea che “non siano emersi sufficienti riscontri” relativamente ai profili di colpa.
L’indagine prosegue in un altro filone, concentrato sulle presunte negligenze nelle misure di prevenzione sui fiumi, con 22 richieste di rinvio a giudizio.