ANCONA – Interventi sui costi fissi, iniezione di liquidità e stop alle chiusure.

Sono le richieste che l’Associazione baristi e ristoratori Uniti delle Marche ha rivolto al presidente del Consiglio regionale Dino Latini e i capigruppo consiliari nell’arco dell’incontro seguito al presidio svoltosi davanti alla sede della Regione.

Una protesta che arriva il giorno dopo il passaggio delle Marche in fascia gialla e la conseguente riapertura al pubblico delle attività di ristorazione, pur con le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria.
Su tutte la possibilità di accogliere i clienti solo all’aperto, una soluzione non possibile per tutti e che a volte sfocia anche in discussioni. Come è accaduto a
Maria Antonietta Rutiliano che ha un ristorante a pochi passi da una scuola anconetana.