BOLOGNA – E’ originario di Senigallia Giovanni Padovani, calciatore e modello, accusato di aver ucciso a martellate a Bologna la ex compagna Alessandra Matteuzzi di 56 anni. L’uomo, arrestato, era già stato denunciato dalla vittima e aveva ricevuto il divieto di avvicinamento dal giudice. Un divieto che non gli ha impedito di ammazzarla. La donna è stata aggredita ieri sera sotto il portico di un palazzo. Sarebbe arrivato ieri a Bologna in aereo proprio dalla Sicilia, dove gioca nella squadra locale Sancataldese, e poi sarebbe andato ad attendere la donna sotto casa.

Pur nato nelle Marche, a Senigallia (Ancona) nel 1995, Padovani è soprattutto nel resto d’Italia che si è fatto conoscere come calciatore. Di ruolo difensore, 186 centimetri per 79 chilogrammi di peso, dopo un’esperienza nel settore giovanile dell’Ancona, dal 2013, diciottenne, ha militato in numerose formazioni di varie parti d’Italia, recentemente al Meridione. Lunga infatti la sua militanza in diverse formazioni di serie D, la quarta serie del calcio italiano, prima dilettantistica. L’ultima formazione in cui ha militato è il Sancataldese, a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta.

“Condanniamo senza se e senza ma ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia subita da Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento”, è l’amaro commento della dirigenza della Sancataldese, precisando che Padovani era già stato allontanato.

“La Società Sancataldese Calcio – continua la nota – tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso”.