“Eppur si… frigge” è il claim della 17/a edizione di Fritto Misto in scena ad Ascoli Piceno dal 26 giugno al 4 luglio. “Fritto Misto è uno dei primi eventi che si svolgeranno in presenza e dunque un’occasione per tornare a vivere un po’ di normalità” dice l’organizzatore Stefano Greco di Tuber Communications.
Il Palafritto a piazza Arringo sarà il cuore pulsante della manifestazione; nel rispetto delle norme anti covid ospiterà al massimo 200 persone contemporaneamente. A Fritto Misto saranno protagonisti i grandi fritti della tradizione italiana: le olive ascolane del Piceno Dop, la frittura di paranza di San Benedetto del Tronto, cremini, arancini, cannoli e le panelle della Sicilia, lo gnocco fritto modenese, il timpano di maccheroni alla napoletana, il baccalà e i supplì romaneschi, i panzerotti pugliesi. Ci sarà anche lo stand ‘gluten free’ ed anche stavolta è abolita la plastica.
“Per il servizio di cibo e acqua utilizzeremo contenitori compostabili da smaltire nell’umido”spiega Greco. Proprio a questo concetto etico e sostenibile si lega la novità più significativa di Fritto Misto 2021: l’area Recibo. La serata clou sarà la presenza contestuale di Pasquale Torrente, testimonial di Olitalia, Davide Di Fabio per 15 anni colonna portante dell’Osteria Francescana di Modena (tre stelle Michelin) e Riccardo Forapani, chef del ristorante Il Cavallino di Maranello, situato all’interno della Ferrari, riaperto da poco da Massimo Bottura. La Regione Marche allestirà uno stand informativo su tutte le opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale, prsenti anche il Comune di Ascoli, la Vinea di Offida che presenterà il progetto di filiera Piceno Open, realizzato con l’obiettivo di promuovere i prodotti a marchio e la produzione biologica del Piceno, il Consorzio di Tutela dei Vini Piceni. Secondo il sindaco Marco Fioravanti: “Fritto Misto è un evento molto importante per Ascoli. Stiamo lavorando tanto per mettere insieme una serie di eventi di rilievo per il rilancio turistico e per la candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024”.