Un week end molto difficile per le Marche. Chiusa a tenaglia da forti nevicate nell’entroterra e da mareggiate lungo la costa, la nostra regione deve fare i conti anche con un risveglio dello sciame sismico iniziato l’ormai lontano 9 novembre.
Tra la serata di sabato e la mattinata di domenica si segnalano tre scosse di terremoto, per fortuna senza danni a cose o persone. Una prima scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione di Ancona poco prima delle 20. Secondo la lista terremoti dell’Ingv, si tratta di un movimento tellurico di magnitudo 3.2, con epicentro di fronte alla costa di Ancona, ad una profondità di 8 km, localizzato dalla sala sismica alle 19:52. Non si registrano danni.
Nella notte un secondo terremoto, di entità più lieve, sempre in mare ma localizzato più a nord, si è fatto sentire alle ore 4:26, con magnitudo 2.3 e profondità 10 Km.
Stessa profondità ma magnitudo più intensa domenica mattina per il terzo fenomeno tellurico in poche ore, registrato alle h7:22. Stavolta però non è coinvolto lo specchio di mare pesarese, ma il cuore della provincia di Pesaro, tra fano e Fossombrone, all’altezza di Saltara, con magnitudo 3.0.
A tremare, poche ore dopo, il cuore della provincia di Macerata, con due scosse avvertite distintamente dalla popolazione nella zona di Gualdo. Una alle 8:56, magnitudo 2.5 e una successiva più importante, di Magnitudo 3.1 attorno alle 10:52