MACERATA – Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per l’impiego di manodopera in nero e clandestina, sequestrata un’attività di ristorante con attiguo market gestito da cittadini di origine cinese. È il bilancio dell’operazione condotta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata in collaborazione con i militari dell’Arma provinciale e quelli di Civitanova Marche, che ha portato alla denuncia dei due titolari.

I carabinieri hanno raccolto elementi che hanno comprovato l’impiego in cucina di due lavoratori in nero, uno dei quali irregolare in Italia, ed evidenti carenze in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (mancavano il documento di valutazione dei rischi e il piano di evacuazione, l’informazione e la formazione dei lavoratori, la loro sorveglianza sanitaria e la nomina del medico competente).

Contestualmente è stata riscontrata anche l’assenza delle condizioni igienico sanitarie. Dopo un primo accesso e la rilevazione di violazioni, l’attività era stata sospesa fino alla regolarizzazione delle prescrizioni amministrative e penali contestate. Nei giorni successivi, però, gli esercenti hanno proseguito l’attività incuranti del provvedimento di sospensione e dunque è scattato il sequestro.

Durante le fasi di indagine i carabinieri hanno richiesto l’intervento del personale dell’Area Vasta 3 del Dipartimento di Prevenzione che, accertata l’assenza dei requisiti igienico sanitari e l’assenza della tracciabilità di alcuni alimenti, hanno emesso un provvedimento di sospensione dell’attività.