ANCONA – “Zarifa Ghafari è la più giovane sindaco dell’Afghanistan. Una delle pochissime donne sindaco.Teme un futuro imminente di morte per se stessa e la famiglia per il suo impegno per i diritti delle donne e la libertà. Come lei tante famiglie stanno cercando di mettersi in salvo”. Così su facebook il sindaco di Ancona e presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli, postando una foto della giovane ‘collega’.

“Aderisco con forza all’appello di Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, insieme a tutti i sindaci, affinché si mettano in salvo quante più persone possibile – aggiunge -. Vite umane.
Sul perché di quello che è successo e sta avvenendo, sugli errori commessi e sulle iniziative da intraprendere da parte della comunità internazionale, noi sindaci vogliamo mettere davanti ad ogni cosa l’urgenza di salvare quante più persone possibile, in particolare donne e bambini, i più esposti. E ancora di più quelle donne che in questi anni hanno avuto il coraggio di esporsi e di impegnarsi in prima persona”.

L’intervento del presidente del Consiglio Regionale Dino Latini

“Stiamo assistendo ad una crisi politico-umanitaria dai risvolti gravissimi – sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini – e come massima istituzione regionale abbiamo il dovere morale di non restare fermi a guardare, bensì di prendere una netta posizione, affermando con forza l’inalienabilità dei diritti umani e mettendoci a disposizione per offrire tutto il supporto e la solidarietà possibile alla popolazione afghana”.

Il Presidente specifica che attraverso la mozione s’intende “prendere l’impegno formale per azioni concrete di solidarietà ed accoglienza per i profughi e, in particolare, per le profughe afghane. Siamo infatti ben consapevoli di come il ritorno del regime talebano significhi l’instaurarsi di un contesto che sarà spietato in linea generale, ma ancor più nei confronti della popolazione femminile che verrà colpita in modo drastico con la perdita di ogni diritto fin qui faticosamente raggiunto.

Latini non manca di ricordare come lo spirito di accoglienza e di aiuto incondizionato verso chi si trova in difficoltà sia uno degli aspetti peculiari della terra marchigiana, ribadendo come l’Istituzione dell’Assemblea Legislativa debba essere lo specchio di questi valori in cui la collettività si riconosce.

“A tal proposito – conclude Latini – ci mettiamo fin d’ora a disposizione per integrarci con tutte le realtà di carattere nazionale e locale che in queste ore si stanno organizzando per creare una rete di solidarietà e soccorso, convinti che tutte le Istituzioni debbano collaborare per garantire il migliore aiuto possibile in questa fase di drammatica emergenza”.

La Commissione pari opportunità regionale lancia un appello

“La comunità internazionale – si legge nel documento della Commissione pari opportunità regionale – deve assumersi l’impegno di impedire la violazione dei diritti e delle libertà fondamentali, in parte e faticosamente conquistati negli ultimi 20 anni, nonostante le rassicurazioni del nuovo regime, poco credibili se rapportate ai fatti”.

E viene chiesto anche al governo della Regione Marche, nell’ambito delle sue competenze “un impegno forte affinché questo appello abbia la giusta considerazione e in modo che alla Commissione pari opportunità vengano forniti gli strumenti per prendere in carico direttamente la questione a livello regionale, ponendola come punto di riferimento per tutte le associazioni che intendono dare supporto a donne, bambine e bambini afgani nelle Marche, offrendo condivisione progettuale, coordinamento di rete, ma anche collaborazione attiva”.