Le chiamano le bambine dagli occhi belli, perché attraverso lo sguardo riescono a esprimere ciò che con la voce e il corpo non possono dire. Sono le bimbe con la sindrome di Rett, una malattia genetica rara che colpisce quasi esclusivamente le femmine e influisce sullo sviluppo neurologico. Arrivate a circa due anni di età la bambine iniziano a perdere le abilità precedentemente acquisite come l’uso delle manie il linguaggio verbale; con la riduzione delle capacità comunicative e motorie.

Anche Alice è una bambina dagli occhi belli e Cristiana è la sua mamma. Le loro giornate si dividono tra scuola, esercizi di potenziamento e tanti libri, ma ogni giorno racconta Cristiana è speso anche per capire come migliorare la qualità di vita di Alice e delle bimbe come lei. Un lavoro che l'Airett, l'associazione italiana sindrome di Rett di cui Cristiana è la presidente nazionale porta avanti da più di 30 anni e che ha realizzato importanti progetti per le bambine e le loro famiglie. Come il software Amelie .