Colpo di scena: i pescherecci di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia tornano in mare. Preoccupa anche l’Agricoltura. Coldiretti: “Misura colma, pronti allo sciopero”.
Il fronte pesca. Nuovo stop allo sciopero che va avanti da tre settimane. Le imbarcazioni torneranno a pescare per due giorni in Adriatico. “Lunedì e mercoledì torniamo in mare per due giornate di pesca, martedì resteremo invece fermi per vedere cosa emerge dalla Conferenza Stato-Regioni in cui si parlerà della pesca” fanno sapere Francesco Caldaroni, presidente delle Marinerie d’Italia e Apollinare Lazzari, presidente dell’associazione produttori pesca di Ancona a conclusione del confronto fra le marinerie di Marche, Abruzzo e Puglia che si è svolto al mercato ittico di Civitanova Marche alla presenza di circa 200 tra armatori e pescatori.
“Speriamo che arrivino risposte dal Governo perché il gasolio continua a crescere ” spiega Lazzari. Armatori e pescatori torneranno a incontrarsi la prossima settimana “per verificare nel frattempo cosa emerge”.
Il fronte agricoltura. Il conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina e della guerra sul grano sta colpendo al cuore anche la filiera dell’agricoltura, oltre al costo delle materie prime alle stelle e le speculazioni sui prezzi del grano – duro in particolare – che rendono i costi maggiori dei ricavi.
nel dettaglio, nelle campagne si registrano aumenti di costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi, al +129% per il gasolio, con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro, e punte di oltre 47mila euro per le stalle da latte e fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli, secondo uno studio del Crea – il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria -, elaborato da Coldiretti Marche.
In Italia, come anche nelle Marche, “abbiamo una discreta scorta di grano – fa sapere Alessandro Taddei, presidente della Cia Marche -, ma il problema è che l’agricoltore che produce il grano, non ne decide poi il prezzo di vendita. Si deve tirar fuori il settore agricolo dal gioco dei feature, dalle scommesse sui prezzi. Altrimenti, adesso che inizia la trebbiatura, sarà un gioco al massacro. La grande paura è che gli imprenditori non ce la facciano più e chiudano i battenti”.