PESARO – L’atteggiamento con cui è sceso dal treno era tutto un programma, sicché poco prima i poliziotti lo avevano sorpreso senza biglietto. Ma è una volta a terra che ha scatenato il caos. Prima opponendo una forte resistenza agli agenti, tra calci, pugni e morsi, fino all’arresto e all’ordine di espulsione.

Serata di follia, sabato scorso, alla stazione ferroviaria di Pesaro. Protagonista un gambiano, che ha dato parecchio filo da torcere agli operatori della Polizia di Stato. Quando identificato, tra l’altro, è stato appurato che il soggetto aveva passaporto e permesso di soggiorno scaduti, ma a suo carico pendevano anche due precedenti denunce per resistenza a pubblico ufficiale a Macerata, nel 2018 e nel 2021.

Di qui la decisione di accompagnarlo in Questura. Lo straniero ha opposto una resistenza aggressiva. Prima verbalmente, inneggiando ad “Allah” per una giusta punizione e minacciando ripetutamente di morte gli operatori. Successivamente, fisicamente: nel brevissimo tragitto dal marciapiede della stazione alla vettura di servizio, l’uomo ha tentato di dimenarsi tirando calci e pugni nei confronti dei poliziotti, riuscendo a mordere nel braccio uno di essi e provocando ad entrambi lesioni personali refertate al pronto soccorso. Anche in auto ha proseguito, danneggiando la plastica della portiere.

Naturale conseguenza: l’arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento di beni dello Stato. Ieri è stato condannato dal giudice e, sussistendo gli elementi per l’espulsione, come la presenza illegale nel territorio italiano, stamattina è stato accompagnato al Centro per i rimpatri permanenti di Potenza, in attesa di lasciare il suolo nazionale.