La giornata di studio proposta da Confservizi Cispel Marche mette a confronto lo spirito della recente norma e il reale beneficio nell’erogazione del servizio per la collettività.  Gitto: “Le utilities pubbliche quando gestite con criteri di managerialità e professionalità possono risultare la scelta migliore per gli Enti Locali e i cittadini”

Si è tenuto nella giornata di lunedì 6 marzo presso la sede di ASTEA a Osimo il convegno organizzato da Confservizi Cispel Marche dal titolo “Il Riordino dei Servizi Pubblici Locali secondo il Legislatore del 2022 Note di Prima Lettura del D.Lgs. n° 201/22”.

L’evento, molto partecipato, ha visto gli interventi di Aristide Police, professore ordinario di Diritto amministrativo presso il dipartimento di Giurisprudenza della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma (LUISS “Guido Carli”), Stefano Pozzoli professore ordinario di Economia delle Aziende e Amministrazioni Pubbliche presso l’Università di Napoli Parthenope e dell’avvocato Alessandro Lucchetti.

“Un bel momento di discussione – ha dichiarato Antonio Gitto presidente di Confservizi Cispel Marche – che ha fatto chiarezza su una questione molto importante inerente ai Servizi Pubblici Locali con un focus dedicato a modalità e criteri nell’affidamento dei servizi.

È un fatto noto, infatti, che la tendenza espressa dal legislatore tenda a prediligere le procedure su gara a discapito dell’affidamento “in house”. È una vera e propria sfida concettuale fra pubblico e privato. Tuttavia, la tendenza a scegliere le procedure di gara in ottica privatistica sta generando non poche perplessità e problemi contingenti come: l’allungamento dei tempi di avvio del servizio dovuto a continui ricorsi, la delocalizzazione territoriale della filiera delle subforniture e, come è nella natura di queste aziende, alla massimizzazione dei profitti che, spesso, ricade sulla qualità del servizio offerto agli Enti Locali e, di conseguenza ai cittadini.

L’affidamento “in house” per converso assicura tempi minori, garantiti da un sistema di trasparenza pubblica ben normato, il tutto a vantaggio di servizio efficace ed efficiente nei confronti della collettività. Le utilities pubbliche, quando sono gestite con criteri di managerialità e professionalità hanno un vantaggio competitivo importante rispetto al competitor privato il quale, peraltro, non è scevro da ipotetiche scelte clientelari su cui, invece, le società pubbliche sottostanno a rigide norme di controllo”.