AMANDOLA – Stavano facendo dei lavori sul tetto quando l’impalcatura ha ceduto e in tre hanno fatto un volo di quattro metri: grave incidente sul lavoro nella tarda mattinata ad Amandola, nel Fermano, in via Pignotto, in uno dei cantieri della ricostruzione post sisma del 2016.
Due degli operai hanno riportato fratture multiple, mentre il terzo è in condizioni più gravi ed è stato trasferito con l’eliambulanza all’ospedale regionale a Torrette di Ancona. Sul posto, oltre ai sanitari, anche i Vigili del fuoco, intervenuti con tre automezzi, che hanno messo in sicurezza l’area per consentire i soccorsi. Sono accorsi al cantiere anche l’Ufficio tecnico del comune, il sindaco Adolfo Marinangeli e l’Asur.
I tre operai sono dipendenti di una ditta di Manfredonia e sarebbero di origine pugliese.Il cantiere riguarda 30 appartamenti alternativi alla soluzioni abitative di emergenza da destinare ad altrettante famiglie terremotate. Sul luogo dell’incidente è anche accorso il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli.
La Cgil: “Infortuni sul lavoro in aumento”. Nei primi mesi dell’anno (gennaio-marzo 2021), secondo i dati Inail elaborati dalla Cgil Marche, sono stati denunciati nelle Marche 4.083 infortuni sul lavoro, di cui 3 mortali. Gli infortuni segnano un preoccupante aumento pari a +1,2% con 50 in piu’ in termini assoluti: nelle occasioni di lavoro (ad esclusione degli infortuni in itinere o in servizio con mezzi di trasporto che sono in calo), l’aumento è del +3,3% Osservando le fasce di età dei lavoratori emerge che diminuiscono gli infortuni dei giovanissimi under 20, che sono dimezzati, come per i lavoratori ultrasessantenni, mentre aumentano per tutte le restanti fasce di età. Nei luoghi di lavoro, le più colpite sono le donne (+15,2%) rispetto agli uomini che, nel medesimo periodo, registrano una diminuzione degli infortuni (-4%). Aumentano gli infortuni nel comparto sanità e assistenza sociale, (+149,7%), nel commercio (+17,1%), nel trasporto e nel magazzinaggio (+34,7%) e in agricoltura (+77,6%) mentre nelle attività manifatturiere si misura nel complesso un calo (-9%) come nel comparto costruzioni (-11,9%). Per quello che riguarda le malattie professionali, sempre nel periodo gennaio-marzo 2021 si registra un aumento delle denunce del +7,5% sia tra gli uomini (+6,6%) sia tra le donne (+9,8%) dove la casistica più diffusa sono le malattie del sistema nervoso e del sistema osteomuscolare. “Ancora troppi infortuni sul lavoro ed è inaccettabile – dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche – . Non possiamo perdere tempo: occorre incrementare gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti deputati, dall’Asur all’Ispettorato del lavoro e all’Inail. Si devono intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati”. Di fronte a questi numeri e alla recente, ennesima, tragedia, “non basta commuoversi ma occorre impegnarsi in un’azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle istituzioni investendo in sicurezza, prevenzione e formazione”. Ecco perché, conclude Galli, “chiediamo alla Regione d’intervenire subito e garantire le risorse necessarie per assicurare livelli adeguati di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione nelle Marche”.