ANCONA – A giugno gli agricoltori terremotati dovranno lasciare i moduli abitativi e trovarsi una nuova sistemazione. Una doccia gelata in poche righe. È il contenuto di una lettera che la Regione Marche, nei giorni scorsi, ha inviato a una sessantina di aziende agricole che nel 2016, dopo le scosse che hanno devastato le province di Ascoli, Fermo e Macerata, si erano ritrovate a fare i conti con abitazioni e stalle inagibili. “Con questa presa di posizione la Regione mette a rischio la tenuta di un territorio già spopolato e alla ricerca di un ritorno alla normalità – attaccano da Coldiretti Macerata . La risposta della Regione: Regione Marche insieme al Commissario Straordinario e al Dipartimento di Protezione Civile sono impegnati nella ricerca di una soluzione al verificarsi della scadenza del contratto di noleggio. I MAPRE, infatti, a differenza delle SAE, non erano stati acquistati, bensì noleggiati.