ANCONA – Le Marche restano in fascia gialla anche per la prossima settimana. “Mi raccomando la massima attenzione”, scrive il presidente Acquaroli. L’indice Rt sale però a 0.81, ma l’incidenza e la pressione ospedaliera nei reparti non critici rimangono sotto la soglia di sicurezza. Superata invece dalla percentuale di occupazione delle terapie intensive, 32%. E’ il risultato del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia del Ministero della Salute.

Le vittime

Cono cinque le vittime nelle ultime 24 ore, tutti uomini e con età compresa tra i 70 e i 79 anni. Il totale dall’inizio dell’emergenza sale a 2943.

I ricoveri

Prosegue la discesa dei ricoveri negli ospedali (-14, 475). In particolare nelle terapie intensive (67) ci sono tre pazienti in meno; nelle semi intensive (130) uno in più rispetto alla giornata di ieri; nelle aree non critiche (278) 12 in meno. In attesa di posto letto nei Pronto Soccorso ci sono 19 pazienti, due in più. Mentre sono 191 gli ospiti delle strutture territoriali. Per quanto riguarda i dimessi, la variazione è di +27. Cresce il totale di dimessi/guariti: 88.565 (+306).

Il contagio

Sono 330 i positivi al Covid rilevati sui 1719 tamponi molecolari del percorso nuove diagnosi. Il rapporto positivi/test è del 19,2%. Sui 621 test del Percorso Screening Antigenico “sono stati riscontrati 34 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%.

Dei 330 nuovi casi, 126 in provincia di Pesaro Urbino, 69 in provincia di Ancona, 57 in provincia di Macerata, 42 in provincia di Ascoli Piceno, 23 in provincia di Fermo e 13 fuori regione. Sono 4.494 i tamponi testati nelle ultime 24 ore, secondo il Servizio Sanità della Regione Marche: “2.340 nel percorso nuove diagnosi (di cui 621 nello screening con percorso Antigenico) e 2.154 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,1%)”. Tra i 330 positivi ci sono soggetti sintomatici (61), contatti in setting domestico (58), contatti stretti di casi positivi (141), contatti in setting lavorativo (4), contatti in setting assistenziale (1), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (16), screening percorso sanitario (3). Per altri 46 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.