ARQUATA DEL TRONTO – Completati in settimana i lavori di ripristino de ‘La Botte’, area di sosta sopra il capoluogo di Arquata del Tronto, a mille metri di altitudine, meta prediletta di escursionisti e cicloamatori durante tutto l’anno. L’intervento è stato realizzato dall’associazione Arquata Potest con il contributo dell’Avis provinciale di Ascoli Piceno.

L’antico acquedotto, che riforniva Arquata Capoluogo fino agli anni ’50 (prima della costruzione dell’Acquedotto del Pescara), dotato tutt’oggi di una fonte freschissima, è immerso tra castagneti secolari e facilmente raggiungibile a piedi, con una bella passeggiata in meno di un’ora lungo una comoda mulattiera dalla frazione di Camartina.

La sorgente è posizionata lungo il Grande Anello Di Arquata, il Sentiero Europeo E1 e il Cammino nelle Terre Mutate, ma è anche una tappa di una sorta di “itinerario delle fonti”, essendo situata a breve distanza da altre aree di sosta quali Fonte Cappella e Colle del Quarto (Picchio7).

I lavori di ripristino degli arredi in legno sono stati eseguiti dall’artigiano pretarese Carlo Trenta, che ha utilizzato legname in castagno del luogo. L’Avis ha già sostenuto altri progetti nell’area, tra cui il Rifugio Zilioli e il nuovo Poliambulatorio, L’inaugurazione è prevista domenica.

“Arquata ha voglia di rinascere, e ancora una volta lo dimostra con i fatti – dicono in una nota i ragazzi di Arquata Potest -. Sebbene nelle 6 frazioni non perimetrate la ricostruzione sia partita, ce ne sono ancora altre 7 dove tutto è fermo. Ne approfittiamo per ricordare agli uffici preposti e ai vari Enti coinvolti nel processo di ricostruzione, che a 7 anni di distanza ci aspettiamo che da oggi le tempistiche vengano non solo enunciate, ma anche rispettate. L’associazione lancia un appello a Enti e Istituzioni per la ricostruzione di Arquata capoluogo. Ad Arquata il tempo è un lusso che non possiamo più permetterci”.