Con il consueto messaggio agli studenti in occasione del 25 aprile, si riaccende la polemica attorno alle parole del direttore dell’Ufficio scolastico delle Marche, Marco Ugo Filisetti. L’accusa è nell’aver “messo sullo stesso piano nazifascisti e partigiani”.
Scrive Filisetti: “Dopo la grande catastrofe, il “25 aprile” darà vita alla nuova Costituzione, con il superamento delle antitesi disperate, delle demonizzazioni reciproche, ammettendo per tutti la propria storia, senza con ciò confondere il bene col male, ma riconoscendo il supremo valore della pace nel suo significato proprio, cioè dell’unione che salda armonicamente un popolo con la pasqua , ossia “passando oltre” senza perdere memoria e ragioni del proprio passato“. Nessuna presa di distanza, nella sostanza, dall’esperienza fascista.
Tanto è bastato per la replica di Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana: “Puntuale, il già leghista Filisetti, dà sfoggio del suo messaggio revisionista, mettendo come al solito sullo stesso piano nazifascisti e partigiani, sullo stesso piano difensori della dittatura e combattenti per la libertà e la democrazia”.
Fratoianni prosegue tirando in ballo il ministro Bianchi: “Il fatto che il ministro dell’Istruzione Bianchi lo abbia lasciato al suo posto lascia sconcertati, evidentemente condivide il suo pensiero. Presenteremo una nuova ennesima interrogazione parlamentare per la sua rimozione da quel ruolo”.