MARCHE – Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Struttura commissariale per la ricostruzione hanno sviluppato un progetto che vede coinvolte cinque stazioni, situate nelle quattro regioni del Centro Italia colpite dal sisma del 2009 e del 2016.

Il progetto punta a valorizzare le stazioni presenti nel cratere affinché svolgano una funzione di hub e si evolvano da luoghi di semplice passaggio o scambio, a centri vitali e attrattivi, dotati di servizi e funzioni utili ai residenti e ai viaggiatori.

Di questa nuova iniziativa si è parlato oggi a Roma, presso la sede del Gruppo Fs Italiane, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Guido Castelli, commissario straordinario per la riparazione e la ricostruzione Sisma 2016, Fabrizio Dell’Orefice responsabile relazioni istituzionali Italia, Sara Venturoni, direttore stazioni Rfi e i rappresentanti di Fs Sistemi Urbani e quelli dei 5 Comuni: il sindaco di Antrodoco (Rieti) Alberto Guerrieri; il vicesindaco di Matelica (Macerata) Denis Cingolani; il sindaco di Popoli (Pescara) Moriondo Santoro; il sindaco di Spoleto (Perugia) Andrea Sisti; il primo cittadino di Urbisaglia (Macerata), Paolo Francesco Giubileo.

“Si è pensato di assegnare nuove funzioni alle stazioni del cratere – ha detto Castelli -. Non solo luoghi di passaggio e scambio, ma anche ambienti destinati a servizi di comunità. All’interno del piano di riparazione che stiamo realizzando non investiamo soltanto nella rete stradale: anche quella su ‘ferro’ è fondamentale per consentire la mobilità in ingresso e in uscita con maggiore facilità. Anche questo fa parte delle azioni che hanno la finalità di sostenere lo sviluppo e contrastare lo spopolamento dei nostri territori: vivere in luoghi più connessi, accessibili e fruibili è un diritto che dobbiamo garantire alle comunità del Centro Italia”.

La stazione non sarà più solo un punto cardine della mobilità collettiva ma si aprirà alla città circostante e al territorio, diventando un vero e proprio hub, un polo di attrazione urbana, un centro di servizi e funzioni polivalenti dedicati a tutti gli abitanti. In particolare, la stazione hub è concepita come un luogo che potrà accogliere l’esposizione di opere artistiche, comprendere spazi di coworking, vedere l’installazione di impianti fotovoltaici, di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. E inoltre previsto il rafforzamento dell’intermodalità e la possibilità di installare sportelli automatici (Bancomat) e servizi postali. Il progetto ha una forte valenza sociale in quanto è volto a far sì che i piccoli borghi possano continuare a vivere, tornare attrattivi per le nuove generazioni, per gli anziani e per migliorare le condizioni di vita di chi ci abita.

Questa iniziativa, “Hub nel territorio”, nelle due stazioni marchigiane si va ad aggiungere ad una già in corso, che vede protagonista Rfi e Struttura commissariale. Grazie alle risorse del Fondo complementare sisma, pari a quasi 15 milioni di euro, sono in previsione o in corso di realizzazione interventi di miglioramento sismico, accessibilità e riqualificazione di 4 stazioni delle Marche: Ascoli Piceno, Fabriano, Macerata e Tolentino.