ANCONA – La scuola in presenza al 100% e la capienza a bordo dei trasporti pubblici al 50%. Questioni di percentuali, in distonia. È uno degli argomenti su cui il Comitato Tecnico Scientifico dovrà esprimersi subito prima che il premier Draghi incontri le Regioni proprio sul tema del ritorno sui banchi da lunedì 26 aprile. Che avverrà per ogni ordine e grado nelle zone gialle e arancioni, mentre sarà confermata una quota di didattica a distanza in zona rossa. Non ci dovrebbero essere scelte diverse da parte del Governo. Tra le ipotesi quella di orari scaglionati per le entrate negli istituti, mantenendo il 50% di presenza sui mezzi rispetto alla capienza. Oppure, per non rischiare di aumentare questa stessa percentuale, chiedere un potenziamento di mezzi e numero di personale. Ma le aziende di trasporto lamentano tempi strettissimi e soprattutto assenza di risorse aggiuntive. Nelle Marche è previsto per la mattinata di mercoledì 21 aprile un tavolo con le Prefetture.

I governatori chiedono una maggiore elasticità, i dirigenti scolastici maggiore autonomia e sono pronti a utilizzare la deroga che consente loro di lasciare parte degli studenti in DAD qualora gli istituti non siano in grado di garantire il rispetto dei protocolli, soprattutto del distanziamento. L’altro tema è quello dello screening e del tracciamento in caso di quarantene e positivi nelle classi. Allo studio ci sarebbero anche i test salivari rapidi agli studenti e vaccini in autunno anche ai bambini e ai ragazzi, proposti in un’intervista a Repubblica dal membro del Cts Sergio Abrignani.