SENIGALLIA – Padre e figlio, due turisti della provincia di Perugia in vacanza a Senigallia, sono stati travolti ieri sera da un treno merci in transito. La tragedia si è consumata verso le 21 all’altezza di via Goldoni, nella zona nord della città.

Da una prima ricostruzione della dinamica da parte della Polfer, che ha ascoltato alcuni testimoni, sembra che il gesto del figlio salito sulle rotaie fosse intenzionale e che il genitore, visto ciò che stava per fare, abbia messo a repentaglio la propria vita cercando di salvarlo mentre il convoglio, un treno merci, si stava avvicinando. Per entrambi, turisti perugini, che da tempo venivano in vacanza a Senigallia, non c’è stato nulla da fare. Sono morti sul colpo.

Il tratto di ferrovia dove è avvenuta la tragedia si trova infatti tra il lungomare Mameli e il tratto di Statale che lì prende il nome di via Raffaello Sanzio. Il traffico ferroviario è stato sospeso con disagi durati alcune ore sia per i treni dell’alta velocità che per i regionali. Tutto bloccato in attesa di accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco che con il faro hanno permesso di illuminare la scena dell’investimento, consentendo di ricomporre le salme delle vittime. In un primo momento era stata allertata anche l’eliambulanza ma ogni tentativo di salvare padre e figlio, purtroppo, è stato vano. L’impatto, come prevedibile, è stato fatale per entrambi.

Gli inquirenti dovranno ricostruire i momenti precedenti all’investimento per capire cosa abbia portato la più giovane vittima a compiere un gesto estremo, se venisse confermato, di fronte allo sguardo del genitore, che ha preferito morire nell’unico disperato tentativo di salvarlo che però è fallito. Sconvolto il macchinista che se lì è visti piombare di fronte, uno dopo l’altro, senza poter far nulla per evitare di travolgerli.