ANCONA – Ultimo saluto oggi alla camera mortuaria di Ancona alla 15enne bengalese morta nei giorni scorsi ad Ancona dopo un volo dal terzo piano della casa dove abitava con la famiglia: i genitori, una sorella grande a sua volta con marito e figli piccoli, e un fratello grande. Per quel decesso la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico del padre, operaio in un cantiere navale della città.
Il sospetto è che dietro a quel gesto estremo ci fosse da parte dell’adolescente la paura di un matrimonio combinato nel paese d’origine, il Bangladesh. Oggi però la famiglia si è trovata disperata ad assistere ad un breve rito per l’estremo saluto alla ragazzina.
Il padre nega che ci fosse un’ipotesi di nozze combinate. “Non è vero – ha detto -, mia figlia era troppo giovane per sposarsi, era poco più di una bambina”. Eppure del caso si erano occupati nei mesi scorsi la Procura minorile e i servizi sociali del Comune di Ancona. La ragazzina che all’epoca frequentava la terza media si era confidata con un’insegnante: temeva che la facessero sposare contro la sua volontà e che la facessero smettere di studiare. La Procura dei minori delle Marche aveva disposto il divieto di espatrio per l’adolescente e i servizi sociali avevano attivato un percorso con un consultorio familiare per valutare l’idoneità dei genitori ad esercitare la potestà genitoriale. Il padre in particolare si era mostrato molto collaborativo e il percorso si era concluso positivamente, con la 15enne che si era iscritta al primo anno di un istituto professionale: sognava di occuparsi di moda. Invece il suo feretro partirà in aereo da Roma per il Bangladesh martedì.