FALCONARA – I compagni lo hanno accolto con affetto e piccole bandiere della pace: è stata una sorta di festa a Falconara l’arrivo di Kiril, alla scuola elementare Mercantini. Il bambino di 11 anni, scappato dalla guerra con la mamma e la nonna, meno di un mese fa oggi inizia la sua nuova vita anche da piccolo studente. Ad accoglierlo all’ingresso anche il sindaco Stefania Signorini.
A portare Kiril a Falconara erano stati quattro volontari falconaresi, partiti con mezzi di Croce Gialla e Avulss per trasportare farmaci e altri aiuti umanitari fino a Przemysl, la cittadina polacca al confine con l’Ucraina dove è stato allestito dalle associazioni umanitarie un centro per l’accoglienza dei profughi. Kiril, con la mamma e la nonna, era stato riportato in Italia insieme ad altre nove persone.
Dopo un primo periodo in una struttura messa a disposizione dalla parrocchia, i tre sono stati accolti in un appartamento a Falconara grazie anche alla collaborazione con la Caritas. Kiril è stato iscritto a una classe a tempo pieno e a coprire i costi per la mensa scolastica sarà la generosità dei falconaresi: la spesa sarà finanziata con i fondi raccolti dal Comune attraverso il conto corrente dedicato. Il sindaco Signorini ha ricordato la prima serata di Kiril a Falconara, quando gli ha comprato la pizza: «Gli ho chiesto quale fosse il suo gusto preferito – ha detto – e mi ha risposto ‘i peperoni’. Così gli ho portato personalmente una pizza con i peperoni. Grazie ai bambini, alle insegnanti e al dirigente scolastico per aver organizzato un’accoglienza capace di arrivare dritta al cuore di questa famiglia».
Nelle scorse settimane altri due bambini ucraini in fuga dalla guerra, ospiti di familiari residenti in Italia, erano stati accolti alle scuole Zambelli e Marconi. Anche in questo caso i bambini sono stati accolti da insegnanti e alunni con una piccola festicciola e i genitori dei bambini di tutte le classi della scuola Marconi hanno regalato alla famiglia ucraina il materiale scolastico necessario per la frequenza, fa sapere il Comune.