Delocalizzazione Elica, la giunta regionale incontrerà l’azienda e i sindacati l’8 aprile, ma istituzioni, sindaci e parti sociali invoca al più presto di convocare un incontro al Ministero dello Sviluppo economico. Il piano strategico presentato dall’azienda prevede 409 esuberi su 560 dipendenti dei due stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo, la delocalizzazione del 70% delle produzioni in Polonia, la chiusura dello stabilimento cerretese e di interi reparti di quello di Mergo.

Questa mattina intanto, insieme alla deputata Alessia Morani, i consiglieri regionali Manuela Bora, Romano Carancini e Antonio Mastrovincenzo hanno partecipato al presidio dei lavoratori della Elica S.p.A. allo stabilimento di Mergo che proseguirà per tutte le festività pasquali. “Riteniamo inaccettabile la scelta della proprietà di delocalizzare buona parte della produzione in Polonia – scrivono i dem Bora, Carancini e Mastrovincenzo –. Questa decisione comporterebbe un ulteriore durissimo colpo alla tenuta sociale del territorio fabrianese, già fortemente colpito da un progressivo depauperamento economico e produttivo. Su questa vertenza abbiamo già presentato una interrogazione che chiediamo venga discussa il più presto possibile in Aula e ci aspettiamo un intervento urgente da parte della Giunta regionale, che coinvolga in modo sinergico tutti gli assessori competenti, per dare risposte immediate ai lavoratori. Sollecitiamo il ministro Giorgetti a rispondere alle categorie nazionali di Fiom, Fim e Uilm che hanno già chiesto un suo diretto coinvolgimento. Saremo a fianco, come oggi anche nelle prossime settimane, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, per vigilare affinché siano messi in atto tutti gli interventi possibili a salvaguardare i livelli occupazionali attuali”.