Il 27 Novembre è stata una data molto importante per il Comitato per le Celebrazioni per San Francesco, costituitosi per celebrare gli 800 anni trascorsi da alcuni eventi fondamentali legati al Santo di Assisi.

Il Comitato composto dall’Associazione Opere Caritative Francescane (che lo presiede), dall’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, dal Comune di Ancona, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, da ANCI Marche, dalla Camera di Commercio delle Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Ente Morale "Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori", in questo scorcio finale di anno si è impegnato per ricordare la creazione del primo presepe avvenuta nel 1223: per questo motivo, una delegazione del comitato ieri si è recata a Greccio e ad Assisi.

Nel borgo laziale la delegazione del Comitato guidata dall’Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo S.E. Mons. Angelo Spina e dal Sindaco di Ancona Daniele Silvetti è stata accolta dall’Arcivescovo di Rieti Mons. Vito Piccinonna e dal Sindaco di Greccio Emiliano Fabi: qui ha ricevuto una mangiatoia che sarà al centro del Presepe vivente che sarà allestito presso il Porto Antico del capoluogo dorico il 26 e il 30 novembre prossimo.

Successivamente il gruppo, nel quale erano presenti anche Massimiliano Polacco in rappresentanza della Camera di Commercio di Ancona e Marcello Bedeschi in rappresentanza dell’ANCI, P. Simone Giampieri Provinciale dei Frati Minori e P. Alvaro Rosatelli Presidente delle Opere Caritative e del Comitato, si è recato ad Assisi: nella tappa forse più significativa della giornata è stato accolto dai Frati della Basilica di San Francesco e dalla Sindaca di Assisi Stefania Proietti, si è recato presso la tomba del Santo e, dopo un breve momento di raccoglimento, ha acceso una lampada, simbolo di pace.

La lampada, realizzata artigianalmente dagli ospiti della casa-alloggio “Il Focolare” (struttura dell’Associazione Opere Caritative Francescane O.d.V. che accoglie persone con l’AIDS), verrà presentata alla cittadinanza di Ancona il prossimo 2 dicembre, in occasione dell’apertura del periodo natalizio.

Successivamente, e questo è sicuramente il fatto più significativo, la lampada partendo dal porto di Ancona, dal quale nel 1219 partì Francesco di Assisi alla volta della Terra Santa e non a caso definito porta d’Oriente, verrà imbarcata su una nave mercantile che periodicamente collega Ancona con il porto israeliano di Haifa. Lì, nella speranza che non sopraggiungano problemi legati alla difficile situazione in cui versa attualmente quel territorio, verrà consegnata ad alcuni francescani che la porteranno a Gerusalemme, la città santa delle tre religioni.

Un evento che va ben aldilà di un simbolo e che pone Ancona al centro di un vero e proprio crocevia per la pace, in cui il legame tra le popolazioni che ieri ha unito tre regioni della nostra penisola e la scelta di collaborazione tra mondo civile e mondo cattolico si pone come primo mattone di un percorso religioso, politico, sociale ed economico, che segua le orme di San Francesco, patrono d’Italia, alla ricerca del dialogo, della collaborazione e della pace tra i popoli.