Con "Le Rose di Sarajevo" ieri sera  il debutto della XVI edizione del Festival Adriatico Mediterraneo.  Un lungo applauso ha accolto sul palco Erri De Luca, protagonista della serata. Lo scrittore ed intellettuale ha dialogato per un’ora e mezzo con Cosimo Damiano Damato, attore e regista dello spettacolo ideato in esclusiva per AdMed, e con la musica della Minuscola orchestra balcanica di Giovanni Seneca, Anissa Gouizi e Gabriele Pesaresi. Il racconto del conflitto a Sarajevo, delle ferite lasciate dal lungo assedio della città, testimoniate dalle sue rose, quei fori sull'asfalto provocati dai proiettili di mortaio che riempiti poi nel tempo di resina rossa rievocano l’immagine di una rosa che sta perdendo i petali. Simboli commemorativi, per non dimenticare. Un racconto costruito attraverso i ricordi di De Luca, durante la guerra autista dei camion di convogli umanitari, ma anche attraverso le lettere che lo scrittore scambiava con il suo amico fraterno e poeta bosniaco Izet Sarajlic, scomparso vent’anni fa, ed attraverso la poesia, quella dello stesso Sarajlic, ma anche di Hikmet. Un racconto intenso, commovente, carico di emozioni. Emozioni che continueranno anche questa sera, 1 settembre, alle 21.30 alla Corte della Mole (Auditorium in caso di pioggia) con il concerto di Amira Medunjanin, voce straordinaria della Sevdah musica popolare della Bosnia ed Erzegovina, che l’artista, vera star internazionale del genere, ha saputo reinterpretare in chiave moderna.