ANCONA – A undici mesi di vita la bambina sta bene, si alimenta e cresce normalmente. Qualche giorno fa la mamma ha scritto ai medici che l’hanno operata: “Ci siamo dimenticati della gastrostomia… ci richiede proprio da mangiare… non sembra lei”.
La storia di Asia, arriva direttamente dall’ospedale materno infantile di Ancona dove una rara malformazione all’esofago è stata corretta con tecniche mininvasive. L’equipe del professor Giovanni Cobellis, direttore della Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, ha operato la piccola nata nell’ottobre del 2022 con un’atresia dell’esofago di primo tipo.
Si tratta di una malformazione congenita caratterizzata dalla mancata formazione di una parte dell’esofago e una eccessiva distanza tra i due monconi esofagei. Con questa condizione non è fattibile la ricostruzione esofagea in epoca neonatale.
La piccola paziente nella prima giornata di vita è stata sottoposta ad un primo intervento di posizionamento di una gastrostomia per consentirne l’alimentazione.
All’età di 2 mesi i chirurghi del Salesi hanno eseguito l’intervento di ricostruzione dell’esofago in due tempi, a distanza di una settimana l’uno dall’altro, utilizzando una tecnica innovativa con approccio interamente mininvasivo, toracoscopico. Nel corso del secondo intervento, sempre con tecnica mininvasiva, i due tratti di esofago avvicinati sono stati collegati attraverso un intervento di anastomosi esofagea toracoscopica. Dopo questo secondo intervento l’alimentazione per bocca della piccola è stata finalmente resa possibile.
Nel giugno scorso infine, all’età di 8 mesi, la bimba ha subito un ulteriore intervento mininvasivo con il quale è stata ottenuta la correzione dell’importante reflusso gastro esofageo conseguenza della trazione del moncone esofageo inferiore effettuata nel corso dell’intervento ricostruttivo. Il Salesi è tra i primi ospedali in Italia ad applicare questa tecnica, meno traumatica per i pazienti.