PESARO – L’Italservice Pesaro è tornata in paradiso. La società di patron Lorenzo Pizza è campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia. Sconfitta 3-2 la rivelazione Meta Catania, parziale che dopo il 7-1 della scorsa notte non può che ricucire lo scudetto in petto agli uomini di mister Fulvio Colini. Meritatamente.

Eccoli là Tonidandel e compagni, di nuovo in paradiso. Senza passare per l’inferno, perché i biancorossi sono stati costretti al purgatorio, che risponde per l’occasione al nome Covid. Di fatto l’Italservice era la detentrice del titolo, il stramaledetto virus si è messo di mezzo l’anno scorso ma finalmente rieccoci nell’olimpo del futsal italiano. Che rappresenteremo, per la terza volta consecutiva, anche in Europa. E chissà se fosse andata diversamente la lotteria dei rigori di Parigi, ma questa è un’altra storia. Resta la stagione praticamente perfetta dei rossiniani. Perfetta e pazzesca perché ha regalato un doblete storico: Coppa Italia e Campionato. In mezzo, la strepitosa rimonta in regular season dopo un avvio non all’altezza dei nostri standard. E per ultimo, ma non per importanza, il record di sole vittorie nel girone di ritorno di Serie A. L’ultimo kappao risale appunto a gennaio, sul campo della Meta Catania.

Ne hanno fatta di strada i siculi che hanno venduto cara la pelle anche stasera dopo aver disputato una Final Four, e tre gare contro l’Acqua&Sapone, da grandi protagonisti. E partono forte in gara-2 scudetto, passando in vantaggio subitissimo con Josiko. Pesaro reagisce e Taborda fa 1-1, mettendo anche lui la sua firma. E se lo meritava dopo il brutto infortunio di inizio anno. Prima parte di ripresa che scorre velocemente. Pesaro amministra e i rossoblu provano a rendere meno amara la sconfitta. Baisel a cinque minuti dalla fine firma il nuovo sorpasso ospite ma il sinistro di Cuzzolino fa esplodere il Pala Pizza: è 2 a 2. Borruto, chi se non lui, firma il 3-2 finale. Alla sirena, è tripudio biancorosso. Davanti, in mezzo, alla propria gente. Finalmente. Forse è ancora presto per abbracciarci ma uno sguardo oggi vale più di mille canzoni cantate dai balconi. Lo sguardo fiero di un popolo che ha vinto, ancora una volta. Lo sguardo fiero e il sorriso di mister Fulvio Colini che aggiunge alla sua infinita bacheca un altro scudetto.

Il secondo per Lorenzo Pizza, la sua famiglia, la dirigenza, e tutti i fantastici ed ineguagliabili collaboratori. Non basterà mai un plauso a tutti i ragazzi e allo staff tecnico, non era facile affrontare una stagione come questa, era difficile uscire da un mese di Covid che ci ha colpito nel momento clou della stagione. Calciato via il focolaio, è arrivata la Coppa Italia. Un mese di stop c’è stato anche prima di queste Final Four, non è bastato per frenare le ambizioni di un Pesaro che non conosce limiti.