ANCONA – Hanno solo 17 e 20 anni i due ragazzi afgani scoperti dalla Polizia di Frontiera di Ancona nella cella frigorifera di un camion, sbarcato al porto di Ancona. Hanno viaggiato a -22 gradi. Ieri pomeriggio il ritrovamento, dopo un controllo effettuato durante gli sbarchi di una nave proveniente dalla Grecia. La porta, al controllo della polizia, è stata trovata chiusa con un lucchetto dall’esterno di cui solo l’autista aveva le chiavi:è stato arrestato per sfruttamento dell’immigrazione clandestina.

Nonostante l’assurdo viaggio per darsi una speranza di futuro i due ragazzi sono in buone condizioni di salute: indossavano giubbotti pesanti che hanno evitato la morte per ipotermia. Ma forse, durante il viaggio, sono stati fatti scendere dal frigorifero per parte della traversata. Il minorenne è stato affidato al Comune mentre il maggiorenne ha chiesto la protezione umanitaria.

Proprio domenica 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo che, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza altrove. Conflitti, sfruttamento, dittature, catastrofi ambientali e mancanza di prospettive democratiche  stanno costringendo sempre più persone ad abbandonare le proprie case e a cercare un rifugio sicuro altrove. Vicende che raccontano episodi di paura e di dolore, ma anche storie di coraggio, di sopravvivenza e di speranza, storie di donne, uomini e bambini con nome e cognome che si perdono nelle enunciazione di numeri. Persone molto vulnerabili, e tra esse in misura crescente donne e ragazze ancora più, se si pensa in particolare ai dati su violenze sessuali e abusi ai danni di donne rifugiate e bambini, nel corso del loro viaggio, le cui voci sono raramente incluse nel discorso pubblico e la loro situazione è spesso ignorata.