ANCONA – Le avrebbero dato della “p*****a” e della “n***a”, in seguito ad una lite con un’altra ragazza, poi l’avrebbero picchiata in maniera selvaggia. Un’aggressione choc, quella perpetrata il 27 ottobre da un gruppo di giovani e che si sarebbe consumata all’interno di un autobus ad Ancona. A lanciare l’Sos una 19enne, che ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato nei pressi della fermata di piazza Rosselli.
La vittima si trovava nel mezzo pubblico ed ha riferito di essere stata investita di insulti e malmenata da alcuni ragazzi durante il tragitto. Gli stessi che, dopo i fatti, sono scesi in piazza Ugo Bassi per poi dileguarsi facendo perdere le loro tracce. La donna ha spiegato agli operatori che nel viaggio in pullman, gli autori dell’aggressione si intromettevano in una sua discussione con un’altra ragazza ed iniziavano ad insultarla con epiteti inqualificabili, arrivando perfino a sputarle in faccia. In tale frangente, uno di essi le scaraventava un calcio in faccia, così anche gli altri ragazzi cominciavano a colpirla con calci e pugni.
I poliziotti provvedevano a richiedere immediatamente l’intervento del personale del 118 e la giovane è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette per gli accertamenti del caso dove è stata poi refertata con sette giorni di prognosi. L’autista dell’autobus, invece, ha dichiarato di non essersi accorto della lite a bordo del mezzo mentre gli operatori della Questura constatavano che nel mezzo non vi erano telecamere di sorveglianza.
Il 30 ottobre, presso gli Uffici della Questura, la studentessa procedeva all’individuazione personale degli autori mediante il riconoscimento fotografico, con il quale è stata confermata l’identità dei suoi aggressori. Trattasi di tre minori, denunciati in stato di libertà per il reato di lesioni personali aggravate in concorso.
Tempestiva anche la risposta del questore di Ancona, Cesare Capocasa che, “valutata la pericolosità sociale degli autori dell’indecoroso quanto riprovevole gesto, ha emesso nei confronti di uno di questi la misura di prevenzione dell’avviso orale”, scrivono da via Gervasoni. Il giovane, se non dovesse ottemperare al provvedimento del questore che lo invita a cambiare immediatamente condotta di vita rischierà l’applicazione di una misura più afflittiva.