Pesaro, spuntano i furbetti dei buoni spesa. Il Comune: “Percentuale bassa, operazione positiva”.

Sono 85 le famiglie pesaresi che dovranno restituire i buoni spesa distribuiti nel marzo scorso dal Comune per l’emergenza covid. Pur avendo autocertificato di rientrare per reddito tra i beneficiari, in realtà è emerso da controlli a campione che non ne avevano diritto.

“Alcune delle famiglie hanno inviato delle controdeduzioni che andremo a valutare e dunque su alcuni casi la decisione non è stata ancora presa – ha spiegato l’assessore al bilancio Riccardo Pozzi – 85 richieste irregolari su 2.140, rappresentano circa il 3 per cento del totale”.

Una percentuale giudicata accettabile dall’Amministrazione. “Abbiamo distribuito circa 500mila euro sulla base delle autocertificazioni pur di fare presto – ha ricordato il Sindaco Matteo Ricci – se avessimo aspettato di valutare tutte le domande, il 97 per cento di quelle famiglie sarebbe ancora in attesa dei buoni spesa. Invece li hanno già avuti da marzo”.

La somma di denaro da restituire si aggira sui 18mila euro, per una media di 200 euro a famiglia.