Se fossimo su un palco, quella di Michele Cesari 48enne tetraplegico dall'età di quattro mesi, sarebbe un'avvincente interpretazione del teatro dell'assurdo, invece purtroppo si tratta di un incubo tristemente reale. Lunedì 30 ottobre in tribunale si doveva discuteva della sua istanza di sospensione dello sfratto conseguente alla richiesta di riconoscimento dell'usucapione del diritto di abitazione. Nelle stesse ore però il fabbro stava già cambiando le serrature della porte di casa. Michele invece è finito in hotel, ma non sa per quanto potrà reggere questa situazione. 

L''udienza è stata rinviata per problemi tecnici, relativi alle notifiche, all'11 dicembre, ma senza sospensione dello sfratto. Michele insomma non potrà rientrare in quella che, in caso di vittoria al processo, potrebbe essere dichiarata sua. Una situazione insostenibile.